Mi permetto di decodificare i suoi messaggi vocali (eh sì, ormai siamo diventate intime, abbiamo 25 anni e facciamo le suore) facendovene un cappellano riassunto:
“il tipo mi contatta qualche giorno fa su Fb, giusto prima della mia festa dei 25 anni, in cui, tra l’altro Zobeide è stata splendida. Ad ogni modo, l’energumeno in questione, 110 kg di muscoli e tatuaggi,
Faccio arrivare venerdì scorso, e finalmente (o purtroppo) ci troviamo.
Lui bello come Marylin Manson in Dope Show (ok, è un complimento), prima ancora di limonare si lamenta che ha fame e mi trascina in una bettola cinese dove fanno l’all-You-can-eat.”
Cioè, amore, permettimi già di commentare, ma sto pezzo d’uomo
Ma davvero, davvero?
Cioè, ho capito che i tamarri palestrati hanno tutte queste diete iperproteiche, ipocaloriche e super-rompicoglioni, ma io mi chiedo:
Sappi che sono già a disagio.
Ma continuiamo.
“Al cinese è un delirio completo, lui mi limona in ogni dove, anche alla porta e quando non mi limona parla in continuazione, anche con la bocca piena. Pezzi di riso si spargono sul tavolo in un tripudio di inutilità. Il suo palato è come l’Etna: continua ad eruttare!
Non pago di avermi portato tanta gioia in una sola sera chiede di pagare alla romana..”
PAGARE ALLA ROMANA???
E questo, sto buzzurro, dopo essersi fatto l’equivalente della Salerno-Reggio Calabria con Bla Bla Car, ora vuole risparmiare anche sul cibo???
Io avrei detto ciaone a lui e al suo paccone tatuato, e l’avrei lasciato lì impalato, costretto a pagare sia la mia parte che la mancia al cameriere che avrei puntualmente riempito di improperi, così, giusto per divismo.
“Io gli dico, vabbè, paghiamo alla romana.
Poi usciamo; lui mi limona dentro e fuori dalla macchina, io lo avverto che ho un piccolo disagio alle parti intime, e lui nulla, vuole scopare cmq.”
Cioè amore, ma tu hai tipo un fungo dove non batte il sole e lui “chissene perchè sono in astinenza?”
“Vabbè, vuole scopare. Si piglierà quello che ha da pigliarsi.
E allora scopiamo.
Scopiamo ben due volte la sera e una appena svegli.
Viene ovunque, come un’idrante. Per fortuna che non siamo a casa mia sennò dovevo richiamare la filippina dalle ferie per il capodanno Cantonese, l’anno del gatto o il coma del sorcio.
Detto questo, dopo la scopata altro che sigaretta: ha preteso il McDonald’s.
Io lì non ce l’ho fatta e ho detto che avevo un impegno.
Ora l’ultima immagine che ho di lui è, oltre il suo bel culo (con tatuata una pantera sulla chiappa sinistra) quando si infila i pantaloni, il suo sorriso da ebete quando mi saluta promettendomi un’altro, splendido, messaggio vocale al suo arrivo.
Sorella, io voglio morire.